È un campo fertile che spera, aprendo discussioni e ponendo domande, di nutrire e far germogliare nuove idee.
È l’approccio umile, che invita a risvegliare il senso della parola “umiltà“: la capacità di apprezzare l’humus, la terra, e di rimanere con i piedi ben piantati nella realtà.
Consapevole di essere “terrestre”, sta ben ancorato al suolo, conscio della propria materialità; ma non perde l’occasione di levare la testa al cielo, interrogandosi e interrogando.
Humus, quindi, perché i grandi balzi non servono, almeno non in questo momento.
Humus perché perché l’analisi è purtroppo ancora all’età della pietra e sono infiniti i passi da fare e le cose da capire.
Humus perché per arrivare al vero progresso, occorre ripartire dalla natura, anche da quella umana.
Humus, perché per vincere la guerra non serve arruolare generali.